Diventa un caso politico la demolizione dello storico traliccio del ripetitore Rai che si trova nel quartiere Pilieri a Galati Mamertino. A sollevare la questione il Gruppo Consiliare di Minoranza “Vivere Galati” che –con un’ interrogazione molto dettagliata a firma del proprio capogruppo Vincenzo Amadore– contesta le procedure di affidamento dei lavori ad un’impresa locale, la Speedy color, e l’importo oggi pari a 12.650 euro.
Tutto nasce da una lettera inviata a tutti i consiglieri comunali dall’impresa Mo.Sa. di San Marco d’Alunzio, evidentemente esclusa dai lavori, in cui si fa riferimento a un preventivo di spesa inferiore e pari a 8.700 euro (al netto dell’iva) presentato dalla stessa impresa all’Ufficio tecnico del Comune nebroideo, prima ancora che fosse fatto l’affidamento diretto alla Speedy Color. Quali siano i passaggi decisivi di questa vicenda viene raccontato nel documento diffuso dai consiglieri comunali: “Con determina n. 167 dell’8 luglio 2010 i lavori furono aggiudicati (mediante gara d’appalto) alla Metal Serramenti di Messina per un importo di 5000 euro. Il 31 dicembre dell’anno scorso il responsabile dell’Ufficio tecnico revoca la determina del 2010 con cui era stata aggiudicata la gara e quello stesso giorno annulla la fornitura di un ripetitore di segnale radiotelevisivo per l’importo di 7.650 euro dando atto della non regolarità di quella stessa fornitura. Nello stesso giorno viene deciso di assegnare alla Speedy Color i lavori di smantellamento del ripetitore Rai. Lavori che dai 5mla euro preventivati nel 2009 arrivano a quasi 13.000 euro”. Ecco perché i Consiglieri Comunali di Minoranza hanno chiesto al primo cittadino e al responsabile dell’U.T.C. chiarimenti in ordine alle procedure di affidamento dei lavori in oggetto.
In particolare si è contestata la presunta urgenza e improcrastinabilità che il responsabile dell’ U.T.C. ha posto a fondamento della determina di assegnazione diretta dei lavori (lavori la cui priorità era già stata rilevata nel primo mandato dell’Amministrazione Natale!!). “Non si capisce bene il perché le presunte ragioni di urgenza dell’intervento siano state rilevate dall’ U.T.C. soltanto oggi (senza che sia avvenuto alcun evento e/o circostanza tali da determinarle!!), al fine di “giustificare” l’assegnazione diretta dei lavori, peraltro effettuata a favore di una ditta il cui titolare è stato in questa stessa legislatura Consigliere Comunale di Maggioranza”. Il gruppo di Minoranza ha contestato, inoltre, l’eccessiva differenza di spesa – a carico del Comune- tra l’intervento previsto (e assegnato mediante gara d’appalto) nel 2009 e la spesa prevista per il medesimo intervento assegnato con determina di assegnazione diretta nell’anno 2014. Su tutti i punti contestati nessuna chiara risposta, motivazione e/o giustificazione è stata fornita dal Sindaco nel corso della seduta consiliare dello scorso 20 marzo . I consiglieri di Minoranza, considerate le insufficienti e imprecise risposte del Sindaco alle interrogazioni proposte, hanno quindi chiesto al Segretario Comunale che il verbale della seduta fosse inviato agli organi ( S.E. Il Prefetto di Messina, Corte dei Conti e Assessorato Regionale AA.LL.e FF.PP.) ai quali tra l’altro era già stata inoltrata per conoscenza l’interrogazione discussa.
Con un’altra interrogazione, invece, è stata contestata la mancata presentazione da parte del Sindaco della Relazione Periodica al Consiglio comunale. “In quasi quattro anni di legislatura – afferma il Capogruppo Vincenzo Amadore – una sola relazione semestrale sullo stato di attuazione del programma politico-amministrativo è stata presentata dal Sindaco in Consiglio Comunale, e per di più a seguito di apposita richiesta scritta da parte del Gruppo di Minoranza Consiliare.
Considerato che le P.A. sono tenute ad operare secondo i principi di legalità e trasparenza e che quindi i cittadini hanno tutto il diritto di essere informati sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta dall’Amministrazione Comunale, abbiamo interrogato il Sindaco per sapere “quali sono le ragioni delle mancanze sovra descritte; se ritiene o non ritiene grave la costante e perseverante omissione testé descritta, in palese violazione della normativa vigente; se, quantomeno nell’ultima parte del mandato ricevuto, intende porre (parzialmente) rimedio alla propria condotta omissiva;”””. Anche in questo caso il Sindaco non ha fornito alcuna spiegazione plausibile, limitandosi a giustificare il ritardo con la mancata approvazione ad oggi del Conto
Consuntivo 2014, come se esistesse un qualche collegamento tra i due atti. “Assistiamo oggi – conclude il Capogruppo Amadore – all’ennesima mancanza (di rispetto) dell’ Amministrazione Comunale nei confronti dei cittadini galatesi. La trasparenza, infatti, non è solo un obbligo di legge, ma prima di tutto un dovere verso i cittadini, che hanno il diritto di essere informati in maniera puntuale e corretta e non solo attraverso qualche sporadico articolo sui giornali. L’avere dovuto (ancora una volta!) reclamare la redazione di una Relazione con un’altra interrogazione consiliare non fa altro che evidenziare l’evidente inidoneità dell’azione amministrativa in tutti questi anni di mandato. Un’attività che non ha visto alcun risultato veramente apprezzabile. Oggi più che mai c’è bisogno di un’inversione di rotta, di serie politiche di sviluppo non solo economico, ma anche culturale. C’è bisogno di una nuova mentalità per provare ad individuare i veri problemi e cercare con coraggio e determinazione di risolverli …Lascio ai miei concittadini ulteriori considerazioni e riflessioni…”
Il Gruppo di Minoranza
Consiliare “Vivere Galati”