Oggi tutti ci chiediamo e vi chiediamo: Veramente non si può far niente per evitare il dissesto?
Perché dopo aver aspettato nove mesi si decide, in una sola settimana, di prendere atto in Giunta e di votare in Consiglio il dissesto senza fare alcun passaggio di dibattito e di informazione con i cittadini? (Che sono coloro che hanno permesso a tutti gli eletti di ricoprire l’incarico di Sindaco, Assessore, Consigliere)
Sono queste le domande che abbiamo posto all’Avvocato del Diavolo.
«Advocatus diaboli è una locuzione latina che si traduce in italiano con avvocato del diavolo.
Il promotore della fede (in latino promotor fidei), chiamato informalmente avvocato del diavolo, fino al 1983 era una persona incaricata dalla Chiesa cattolica romana di apportare argomenti che mettessero in discussione le virtù e i miracoli dei candidati alla canonizzazione, durante il processo d’indagine (…) Nel linguaggio di tutti i giorni il termine indica una persona che controbatte a un’argomentazione non perché intimamente convinta, ma piuttosto per alimentare un dibattito o contrastare le altrui posizioni. Questo processo può essere utilizzato per verificare la genuinità dell’argomento originale o identificare le debolezze nella sua formulazione». (http://it.wikipedia.org/wiki/Advocatus_diaboli)
Abbiamo ricevuto una risposta breve, laconica:
«Non si può prendere una decisione così importante senza avere contezza di numeri, fatti e nuove prospettive che provengono da imminenti disposizioni normative. Perché si decide così repentinamente di approvare il dissesto finanziario, senza un minimo confronto con i cittadini, senza valutare i numeri, senza una pronuncia definitiva della Corte dei Conti?
E’ sufficiente rimandare l’approfondimento ai numeri al solo Consiglio Comunale?
Si possono votare numeri diversi da quelli forniti dall’amministrazione Comunale e in qualche forma reiterati dagli Ispettori regionali?
Da tempo si parla di forti criticità e sostanziali differenze tra gli importi: 6, 12, 18, 30 … nei numeri “dovrebbe” essere sempre dissesto, ma non è possibile intraprendere nessuna strada in alternativa a questo vicolo cieco che conduce al dissesto?
Il voto di oggi è una grande assunzione di responsabilità, noi tutti condividiamo che si voti il dissesto, ma laddove tutti gli interrogativi che abbiamo posto abbiamo una risposta certa ed univoca, laddove “oltre ogni ragionevole dubbio” il Comune di Brolo è destinato al dissesto.
Abbiamo apprezzato l’abnegazione ed il lavoro del Sindaco, degli amministratori, dei Consiglieri e di tutti i Dipendenti Comunali, ma oggi, lunedì 23 febbraio 2015, prima di votare e di assumerci responsabilità e cambiali a nome dei nostri Figli siamo certi dell’entità della colpevolezza di Brolo?
6, 12, 18, 30 milioni di euro: forse i numeri possono indicare un percorso di riequilibrio diverso?
Sono queste le domande che noi poniamo ai Consiglieri Comunali e a tutta la Cittadinanza.
Coscientemente diteci che non c’è nessuna possibilità, nessun escamotage, nessuna strada da intraprendere (anche con grande sacrificio) e saremo Noi i primi a votare il dissesto! Perché questo dissesto è figlio della nostra generazione, della nostra noncuranza, diteci che non ci sono altre vie e Noi saremo al vostro fianco. Diteci che la strofa che questa generazione dovrà scrivere e cantare associandola al ritornello: «Evviva, evviva Brolo, tra cielo e mar, la bruna Torre antica, su i suoi figli sta a vigilar» dovrà far rima con dissesto… e noi condivideremo questa triste pagina con Voi.
Dimostrateci che: IL DISSESTO C’E’ AL DI LA’ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO e noi saremo al vostro fianco senza nessun tentennamento rispondendo con il Canto dei Brolesi:
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
Brolo chiamò.
Concludiamo questa nostra arringa lasciandovi due documenti».
Decalogo del Buon Consigliere Comunale di Brolo prima di votare il dissesto
- Io Amo Brolo.
- Trova il tempo per controllare le proposte di delibera anche quando le stesse ti vengono consegnate con il minimo preavviso.
- Non votare mai provvedimenti che possano ledere i Brolesi.
- Vota il dissesto solo dopo aver avuto contezza di tutti i “numeri” e che non ci sia nessuna possibilità di predisporre un piano di riequilibrio.
- Se non sei sicuro trova il coraggio di dire no.
- Non “rubare” e non far rubare, soprattutto non rubare e non far rubare il futuro ai tuoi Figli.
- Utilizza sempre la tua testa e non aver timore di fare una domanda in più se non sei sicuro di ciò che devi votare.
- Vota il dissesto solo dopo esserti confrontato con i cittadini, ricordati che sono stati loro ad eleggerti.
- Non lasciare mai che altri decidano per Te.
- Non c’è niente che non possa essere rimandato per essere approfondito e studiato con maggiore attenzione.
S’i fosse Consigliere, voterei ’l dissesto;
S’i fosse fuoco, prima di decider arderei ’l mondo;
s’i fosse vento, prima di decider lo tempestarei;
s’i fosse acqua, prima di decider i’ l’annegherei;
s’i fosse Dio, prima di decider mandereil’ en profondo;
s’i fosse papa, prima di decider allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s’i fosse ’mperator, ben lo farei;
prima di decider a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S’i fosse morte, prima di decider andarei a mi’ padre;
s’i fosse vita, prima di decider non starei con lui;
similemente prima di decider faria da mi’ madre.
Si fosse Consigliere com’i’ sono e fui,
prima di decider rivolterei ’l mondo, torrei le donne giovani e leggiadre:
le responsabilità, le zoppe e vecchie lasserei altrui.
Cosa faremmo Noi oggi lunedì 23 febbraio 2015 se fossimo nei panni di un Consigliere Comunale?
Questa è un’altra storia e forse non sta a noi raccontarla.
Laboratorio politico – culturale
Io Amo Brolo