“Giuro di adempiere alle mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regione”.
E’ questa la formula con la quale ogni eletto o nominato a ricoprire una carica pubblica recita prima di assumere un ruolo istituzionale (Sindaco, Assessore, Consigliere comunale).
Questa sera, i Consiglieri di Minoranza, insieme al Presidente e al Consigliere Prestipino, con la loro astensione non hanno consentito di approvare il PAES (Piano d’Azione per le Energie Sostenibili), il cui schema era stato adottato dalla Giunta.
Con pretesti diversi hanno preferito violare il giuramento di cui in premessa, convinti di fare un dispetto alla Maggioranza consiliare, fedele al patto con gli elettori, e all’Amministrazione, ma consapevoli di arrecare un danno incalcolabile al nostro paese.
Infatti, prima di tutto, la mancata trasmissione del Piano alla Regione entro il 31 gennaio, potrà comportare la perdita del finanziamento per la progettazione, con l’obbligazione del Comune a pagare con fondi del proprio bilancio, il lavoro al tecnico che lo ha redatto. A ciò si aggiunge il fatto che la mancata adesione al Patto dei Sindaci, strumento associativo lanciato dalla Commissione europea nel 2008, con l’intento di aiutare l’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile, non ci consentirà di potere accedere a importanti linee di finanziamento europei per lo sviluppo delle fonti pulite.
L’Amministrazione ha convocato un incontro svoltosi il 17 dicembre, al quale nessun Consigliere di quelli che oggi si sono astenuti, ha partecipato. Il 9 gennaio la bozza è stata inviata, contestualmente alla richiesta di convocazione urgente del Consesso, a tutti i componenti l’Assemblea civica. Nonostante l’urgenza, il Consiglio è stato fissato per il 22, ben 14 giorni di distanza. Dopo il rinvio, grazie alla richiesta del Capogruppo Guidara, la riunione è stata convocata per oggi. Trascorsi ben 21 giorni dall’essere venuti in possesso, piuttosto che emendare e migliorare la proposta per poi chiedere il consenso della Maggioranza, hanno preferito rifugiarsi nell’astensione, determinandone così la non approvazione.
Si può assumere una posizione critica, ma guardando sempre e solo all’interesse generale, senza mai compiere azioni che, in maniera consapevole, possano danneggiare la nostra comunità.
Il tradimento duplice e ancora più grave, è quello del Presidente e del Consigliere Prestipino, i quali, oltre al giuramento dell’insediamento, prima delle elezioni hanno firmato il “Patto di lealtà”. Gli scriventi prendono atto con rammarico che il quadro politico è mutato, non solo per il loro abbandono della Coalizione di appartenenza, ma per essersi alleati con l’Opposizione, ribaltando così la volontà popolare.
Confidano comunque che, fermo restando il dovere di rispettare i ruoli affidati dagli elettori, si faccia un vero salto di qualità e si antepongano, sempre e a prescindere, gli interessi del paese rispetto alle ripicche politiche sterili che, come in questo caso, potranno produrre danni irreparabili al paese.
I Consiglieri del Gruppo
Rinnovato Impegno per Sant’Angelo
Carmelo Guidara – Carmelo Siragusano – Tindara Ferraro
Filippo Lembo – Michela Maurotto – Gabriele Taviano – Franco Traviglia