A seguito del dibattito pubblico tenutosi presso il cinema comunale di Brolo in data 7 dicembre 2014 pubblichiamo le problematiche evidenziate in sede di discussione.
Per comodità di esposizione tratteremo in maniera separata i vari argomenti esponendo in questa sede le riflessioni post-dibattito e le possibili proposte che per questioni di tempo non sono state affrontate domenica pomeriggio.
1° quesito. Stasera è stato ribadito che oltre immagini e video esistono relazioni dei Vigili Urbani e dell’Ufficio Tecnico Comunale che accertano i disservizi che si sono verificati nel periodo gennaio/agosto 2014. Anche il Sindaco stasera ha confermato le dichiarazioni del Consiglio Comunale del 10 luglio 2014 quando rassicurava: “ci sono contestazioni con sanzioni quasi ogni giorno” questo era il commento ai reiterati disservizi che si verificavano nella raccolta della spazzatura.
Ci chiediamo e Le chiediamo: perché si è proceduto al pagamento delle fatture per i “non servizi” di quei periodi? Stasera il Sindaco ha ribadito si è proceduto alla rescissione del contratto, è vero, ma perché non si è proceduto ad una rescissione in danno invece di dichiarare dopo quasi due mesi anomala l’offerta presentata in sede di trattativa? Con la rescissione in danno i cittadini non avrebbero dovuto coprire i costi di quei mesi. Condividiamo che è giusto pagare le tasse ma è altrettanto vero che è giusto pagare il giusto. Chiediamo innanzitutto a Noi stessi, a tutti gli amministratori e ai cittadini: se invece di essere in una pubblica amministrazione fossimo stati a casa nostra, nella nostra azienda, nel privato, Voi avreste liquidato le fatture relative al “disservizio” reso in quel periodo? È stato seguito l’esempio del buon Padre di famiglia?
Cosa possiamo fare oggi relativamente a questo aspetto?
A quanto è stato dichiarato dai tecnici presenti sono state predisposte le delibere di liquidazione delle fatture, ma ancora non si è proceduto alla liquidazione delle stesse. Quindi riteniamo che sia possibile l’attivazione di un tavolo tecnico per valutare se sussistono i presupposti per contestare il pagamento di dette fatture, per stabilire se esistono lei basi tecnico-giuridiche per asserire che in base a tutte le contestazioni e le sanzioni applicate alla Ditta esecutrice del servizio è possibile dimostrare che la stessa ha creato un disservizio. Verifichiamo se invece di applicare una sanzione di 50-100-150 euro in un giorno si possa contestare il servizio giornaliero effettuato il cui importo è ben diverso.
Probabilmente ci potrebbe essere la possibilità di intervenire sulle determine nn. 326/2014 (dal 9 al 30 giugno liquida un importo pari ad €. 28.782,82) e 327/2014 (per luglio liquida un importo pari ad €. 41.001,62).
2° quesito. Assistiamo in questi giorni a numeri che si rincorrono: il Vicesindaco stasera ha confermato l’ammontare del Piano Finanziario approvato in Consiglio, che fino a prova contraria è lo strumento che stabilisce in sede preventiva e consuntiva il costo del servizio e il cui importo è da suddividere al 100% tra i cittadini, questo importo è pari ad €. 943.000,00 (Del. Cons. n. 29/2014), successivamente a questo Piano Finanziario viene emesso un ruolo, che è la suddivisione dell’importo per le singole utenze, per un importo complessivo pari ad €. 1.022.198,00 (Det. Servizio n. 365/2014) nel frattempo apprendiamo dalla stampa l’importo ribadito in premessa stasera, ovvero che “il costo RSU per il 2014 oggi è di 895.000 euro”. Abbiamo quindi tre dati diversi! Ci chiediamo ma se il costo è questo perché viene emesso un ruolo per un importo diverso? Perché il ruolo non corrisponde al costo totale, 100%, del servizio? Se fosse veritiero il ruolo eventuali correzioni non dovrebbero essere oggetto del Piano Finaziario consuntivo e a norma dell’art. 31 comma 3 del regolamento si dovrebbe procedere “all’applicazione del tributo a saldo sui maggiori costi previsti”?
Inoltre in merito al ruolo TARI è opportuno evidenziare che viene considerata l’addizionale tributo provinciale pari al 5% per un importo di €. 51.109,90; ma questa cifra forse dovrebbe essere calcolata sull’effettiva imposta e quindi sull’imponibile (€. 971.088,10) invece che sul complessivo (importo da incassare €. 1.022.198,00) già comprensivo della tassa, perché così viene tassata anche la tassa stessa?
All’interno della stessa determina viene erroneamente citata una “Deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 03.09.2014 con la quale è stato approvato il Regolamento per la disciplina della IUC”, quando questa approvazione è avvenuta con del. Cons. n. 23 del 08.09.2014.
In sede di dibattito il Vicesindaco ha asserito che il maggiore importo del ruolo è imputabile alle esenzioni applicate in base al Regolamento.
In merito a questa affermazione è stato fatto rilevare che ciò non è possibile, perché l’importo totale non può variare, ma che è espressamente previsto dalla del. Cons. n. 29 del 30/09/2014 che “l’onere derivante dalle riduzioni/esenzioni previste nel vigente regolamento comunale per la disciplina della tassa dei rifiuti (TARI) … trova copertura mediante ripartizione dell’onere sull’intera platea dei contribuenti”.
Cosa possiamo fare oggi relativamente a questo aspetto?
Considerate le incongruenze si potrebbe procedere al pagamento della prima rata della TARI, sospendere la seconda rata e ricalcolare gli importi dovuti dalle utenze, anche alla luce di un dato definitivo che potrà essere definito con certezza al 31 dicembre 2014. Inoltre successivamente all’odierno consiglio comunale (10/12/2014) si potrebbe dilazionare ulteriormente il numero delle rate non solo per chi chiederà una rateizzazione ma per tutti i cittadini stabilendo di fatto delle nuove scadenze.
3° quesito. Per fare capire meglio gli importi ai cittadini è utile dire che dai dati presenti sul sito istituzionale emerge che nel corso del 2013 l’importo per la raccolta, lo spazzamento ed il trasporto a discarica è stato di circa €. 1.000,00 al giorno iva compresa (verb. 21/02/2013) quindi per un totale di circa €. 30.000,00 euro al mese, questo importo diventa €. 1.267,00 oltre iva (€. 1.393,70 i.c.) a partire da 21 gennaio (ord. 1 comm.) 34-36 mila euro al mese, chiediamo: oggi a quanto ammonta l’importo giornaliero del servizio? (settembre €. 55.693,92 = €. 1.856,46 al giorno iva compresa, a dicembre si dovrà sommare anche l’importo per il Centro di raccolta superando un costo giornaliero superiore alle 2.000,00 euro).
Considerazione: appare necessario ed opportuno un tavolo tecnico per porre in essere tutte le misure necessarie per ridurre gli oneri a carico dei Cittadini; in un anno abbiamo assistito al raddoppio del costo del servizio.
4° quesito. Il P.F. prevede l’attivazione del Centro di raccolta ubicato nell’ex scalo merci della stazione ferroviaria, per un importo di €. 5.000,00 al mese, possiamo sapere quale cifra è prevista nel piano ARO, che ricordiamo è uno strumento già approvato dalla Regione Siciliana? Perché il Piano Finanziario non tiene conto degli eventuali introiti derivanti dall’attivazione del Centro di raccolta?
In sede di dibattito i tecnici presenti dando lettura delle cifre presenti nel piano ARO hanno appurato che nello stesso il costo annuale previsto per la gestione del Centro è pari ad €. 12.500,00.
Assunto questo dato lo abbiamo confrontato con il presuntivo costo annuo dell’affidamento €. 5.000,00 x 12 ovvero €. 60.000,00 annui chiedendo le motivazioni della differenza con quanto previsto nel piano ARO.
Cosa possiamo fare oggi relativamente a questo aspetto?
Sarebbe opportuna l’attivazione di un tavolo tecnico per valutare i possibili introiti derivanti dalla differenziata, valutare la possibilità di consorziarsi con altri comuni, come già previsto dall’amministrazione, al fine di diminuire i costi di gestione e ricavare eventuali ulteriori introiti.
Rivedere i termini di affidamento del Centro di raccolta.
5° quesito. Nell’emendamento e atto di indirizzo alla proposta di C.C. n° 31 del 25/09/2014 (del. 29) a firma del consigliere Princiotta si emenda “nella parte relativa alle scadenze dei pagamenti del tributo TARI”, la proposta non contiene nessuna parte che disciplina tali scadenze.
Le date delle rate sono state stabilite con il Regolamento IUC approvato in data 08.09.2014, termine ultimo per l’approvazione dello stesso.
6° quesito. Nell’ambito del dibattito è stato chiesta l’applicazione dell’art. 35 del Regolamento, che recita: “In caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, la TARI è dovuta in misura massima del 20%della tariffa.”
L’amministrazione ritiene che non sia possibile l’applicazione del predetto articolo in quanto anche se ci sono stati diversi periodi di disservizio non c’è mai stata un’interruzione dello stesso.
Quando sono stati evidenziati dei periodi che potrebbero essere di interruzione di servizio i tecnici presenti hanno dichiarato che si trattava di periodi di passaggio tra due affidamenti diversi.
L’art. 35 del Regolamento, che discende dalla Legge di riferimento sulla TARI, si riferisce ad un mancato svolgimento del servizio, l’interruzione quindi non deve essere considerata in merito al servizio reso da una ditta, ma bensì al servizio in generale elargito ai Cittadini.
Ai fini della trasparenza chiediamo se è possibile conoscere il nome delle Ditte che hanno svolto il servizio di spazzamento, l’attività di raccolta e smaltimento dei RR.SS.UU. dal 1 gennaio 2014 alla data odierna ed le relativi provvedimenti/ordinanze autorizzativi, in particolare per il periodo 15 gennaio 2014 – 21 gennaio 2014.
Cosa possiamo fare oggi relativamente a questo aspetto?
Istituzione di un tavolo tecnico generale per valutare i presupposti per l’applicazione dell’art. 35 del Regolamento e/o tutte le misure necessarie per diminuire la pressione tributaria in materia di rifiuti sui Cittadini.
A seguito delle dichiarazioni rese dall’Amministrazione in sede di dibattito che riferiscono che solo il 40% dei contribuenti ha pagato in passato il tributo, all’interno dello stesso tavolo tecnico riteniamo sia opportuno esaminare le azioni necessarie per far emergere questa parte di evasione.
Concordemente a quanto suggerito dalla Dott.ssa Vinci e da altri intervenuti in sede di dibattito il tavolo tecnico dovrebbe proporre un sistema di verifica della raccolta differenziata che consenta ad ogni Cittadino di pagare per l’effettivo rifiuto prodotto e preveda un sistema di sgravi legati al riciclaggio connesso alla raccolta differenziata.