Arriva la Tari. Facciamo il punto. “Non sono bollette raddoppiate” ma semplicemente quelle giuste che in passato non rispettavano tariffe e parametri.
A parlare è l’assessore al bilancio Gaetano Scaffidi. “E’ un momento difficile, non si può accettare sorridendo di far pervenire nelle case dei miei concittadini bollette che sicuramente incidono sensibilmente sul bilancio familiare, ma dobbiamo capirne il perché”.
Queste bollette spiega il vicesindaco ora sono veritiere, rispettano i parametri di legge, i costi che il comune deve sostenere per garantire un servizio essenziale.
Non servono a pagare i debiti contratti da altri – come qualcuno dice – , altrimenti le bollette sarebbero davvero milionarie, ma servono a pagare il costo annuale, non indifferente, del servizio. Un costo reale, trasparente, tutto documentato da un piano finanziario redatto in maniera scrupolosa dall’ufficio tecnico. Questo documento quantifica in circa un milione di euro il costo del servizio di raccolta,smaltimento e conferimento dei rifiuti”.
Dobbiamo quindi – dice Scaffidi – guardare in faccia la realtà. Anche quella che nessun politico vorrebbe dire ai suoi concittadini.
Questi sono i costi che il cittadino deve sopportare per avere un servizio civile e urbano, che rispetto ad altri paesi limitrofi è assolutamente nella media.
In passato invece, pur di non creare malcontenti elettorali, rendendo Brolo una sorta di paese dei balocchi, si è scelto di far pagare cifre irrisorie, chi le pagava…. e questo ha di fatto creato una voragine economica, i ricavati sulla spazzatura non riuscivano, le pochissime volte che venivano utilizzati per lo scopo legittimo, a coprire minimamente i costi del servizio e questo ha determinato che le stesse ditte che effettuavano i servizi legati alla raccolta ed allo smaltimento, compresa la discarica di Mazzarà Sant’Andrea, sono ricorsi a abnormi decreti ingiuntivi (già entrambi esecutivi) per riuscire ad ottenere quanto a loro dovuto, gravando ulteriormente, fra interessi e sanzioni, il nostro Comune.
Dobbiamo sconfiggere la cultura del favoritismo e del pressapochismo, di quella gente che chiudeva un occhio, anzi tutte due pur di non avere intaccato il proprio consenso elettorale. Noi non possiamo continuare né vogliamo seguire questa linea amorale di condotta, preferiamo affrontare il problema, il malcontento dei cittadini, spiegando loro quello che è successo, perché è successo, e con loro, in maniera solidale e partecipativa, avviarci sulla strada della legalità e del risanamento.
Basti pensare per esemplificare quanto detto che negli anni passati alcune tariffe della vecchia tares venivano calcolate senza alcun piano finanziario e con aliquote previste per un paese sotto i 5000 abitanti.
Questo non è più possibile, vorrebbe dire continuare a gestire il Comune contro ogni logica di buonsenso e buona amministrazione.
Proprio quella che noi invece vogliamo avere,anche andando incontro ai cittadini permettendo di rateizzare quanto dovuto.
Ma coprire i costi di un servizio vuol dire poter effettuarne altri, altrimenti i debiti per l’ente pubblico diventano soffocanti e nella nostra posizione non possiamo sforare di una centesimo.
Certo sarebbe facile dire che è solo colpa del passato.Certamente una parte si, ma è una congiuntura che è nazionale, europea, mondiale. E allora nell’invito a pagare il dovuto, dico ai miei concittadini che in questo momento c’è bisogno di una svolta culturale e sociale, una sfida che dobbiamo vincere. L’equità sociale, il pagare tutti per pagare meno passa anche dal dovere civico di pagare una bolletta della spazzatura.
Si tratta di fare dei sacrifici tutti insieme , in un momento storico tragico e difficile per Brolo.
Ma solo così potremo dare un futuro migliore ai nostri figli consegnando loro un paese migliore dove scegliere di continuare a crescere e vivere.
Comunicato stampa