Nelle scorse ore, gli uomini delle fiamme gialle, hanno squestrato altri atti al comune brolese. Il militari della Guardia di Finanza, hanno prelevato altri atti all’interno degli uffici del palazzo comunale, che riguardano ditte e professionisti.
Trapelata la notizia che anche altri ex amministratori (al momento non si sanno i nomi ndc) sono coivolti in questo filone di inchiesta.
Il sequestro di altri documenti, è avvenuto su disposizione del sostituto procuratore di Patti Francesca Bonanzinga (che segue l’inchiesta coordinata dal Procuratore Rosa Raffa), che hanno notificato i nuovi provvedimenti a titolari di ditte, di imprese private e di professionisti, che con l’ente comune avrebbero avuto in qualche modo rapporti di collaborazione, per forniture o prestazioni rese negli anni dal 2011 al 2013, quando sindaco era l’ex Salvo Messina.
Nei mesi scorsi, circa 60 persone, erano stati sentiti in procura, come persone informate sui fatti, per fornire chiarimenti su determinati documenti contabili o giustificativi per servizi resi.
La novità di questa ultima operazione, in ordine di tempo, è sicuramente che circa 10 di quelle persone “informate” già sentite, tra ditte professionisti ed ex amministratori, non coinvolte nel primo giro, adesso risultano direttamente destinatari del provvedimento di sequestro atti.
L’indagine “Mutui e appalti fantasma” – prima parte – scaturita con i primi avvisi di garanzia a novembre dello scorso anno, a luglio aveva avuto una proroga delle indagini per un periodo di sei mesi fuori dalla prima tranche sfociata nel blitz del 18 agosto scorso, con i primi arresti ed altri avvisi di garanzia.
In attesa che Brolo, esca da questo “Tunnel senza fondo”, non è da escludere che questo fine anno possa far scrivere, l’ennesima, speriamo sia l’ultima, puntata di una telenovela che in molti non vorrebbero più leggere, anche con altri arresti eccellenti.