Oggi sentite dai carabinieri della Polizia giudiziaria di Patti diverse decine di persone “informate sui fatti”. L’inchiesta va avanti
Un’autentica processione questa mattina dai carabinieri della Polizia giudiziaria di Patti. Tutte persone informate sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti “Mutui fantasma”, che ha portato, fra gli altri, all’arresto dell’ex sindaco di Brolo, Salvo Messina, costretto alle dimissioni dopo che è stato raggiunto da avviso di garanzia.
L’inchiesta è sfociata negli arresti di sette persone, fra le quali il ragioniere generale del Comune di Brolo ed altri impiegati. Gli investigatori avrebbero scoperto una gestione “ballerina” dei soldi pubblici. Il Comune – s’è detto durante la conferenza stampa – sarebbe stato gestisto come un bancomat.
Questa mattina almeno trenta persone fra impiegati comunali, operatori commerciali, esercenti ed imprenditori del compresorio di Brolo, si sono presentate in Procura per rispondere alle domande poste dai carabinieri su delega della Procura di Patti.
Vige il massimo riserbo sul contenuto delle deposizioni. Le persone interrogate hanno avrebbero avuto rapporti diretti o indiretti con il Comune di Brolo.
Fatto sta che l’inchiesta si starebbe allargando perché nell’ambito degli interrogatori di garanzia delle sette persone colpite da misure cautelari, starebbero emergendo altri particolari rilevanti sulla gestione del denaro pubblico al Comune di Brolo.
Prosegue a ritmi serrati il lavoro investigativo di carabinieri e militari della Guardia di Finanza che avrebbero trovato un autentico pozzo di San Patrizio.
Fonte: Messinaoggi.it