Non ho mai leso la dignità personale e politica. Sono abituato a mantenere sempre gli impegni assunti.
Dopo avere letto il documento degli amici di “Rinascita santangiolese”, Cortolillo, Palmeri e Prestipino, è doveroso fare qualche precisazione.
L’accordo politico del 2011, prevedeva alcune regole e prerogative irrinunciabili, senza le quali nessuna convergenza sarebbe stata possibile.
Premesso che l’attribuzione delle deleghe non solleva il Sindaco dalle responsabilità, la scelta del Vicesindaco e delle materie con le relative competenze agli assessori, non sono state mai oggetto di trattativa. Se non fosse stato così, non avrei fatto alcuna alleanza. Il rimescolamento, pertanto, è una mia competenza esclusiva e non contrattabile.
La rimodulazione delle deleghe, che non ha leso la dignità politica, né personale di alcuno, è stata effettuata dopo la lettera del 2 luglio con la quale, l’Assessore Palmeri, ha cercato di scaricare sullo scrivente i ritardi sulla mancata programmazione delle manifestazioni estive. A dire il vero, nessuna proposta è venuta dal suo Assessorato in ordine alle attività in questione.
Condivido il giudizio positivo sull’Assessore Palmeri. E’ singolare però che egli sia cofirmatario del documento a sostegno di se stesso. Altrettanto originale è il fatto che preannuncia che vigilerà sull’attività amministrativa che anche lui dovrebbe svolgere (controllore di se stesso). Dissento, invece, sulle valutazioni che riguardano gli altri componenti della Giunta. L’azione amministrativa non è solo quella visibile e di immagine, ma c’è un’altra molteplicità di lavori che si fanno quotidianamente, senza clamori, né consensi. A ciò si aggiunge la sobrietà e la compostezza con la quale operano gli altri amministratori.
Nel documento si registra anche una certa confusione con i numeri. Infatti, considerare “voti” la sommatoria delle preferenze ottenute dai candidati per il Consiglio comunale, non riporta la verità, ma è un giochetto per confondere la gente e attribuire a se stessi meriti che non si hanno.
Nessuna preoccupazione per le velate minacce poste in essere da alcuni mesi nei confronti dell’Amministrazione, di consiglieri, di funzionari e di dipendenti. Sono sereno. Non saranno le lettere e gli esposti anonimi, né le denunce a potere scalfire la mia onestà e i valori che ho impresso con l’azione moralizzatrice imposta nel nostro Comune.
Il tentativo di riportare il paese nel caos nel quale l’ho trovato nel 2006, risollevato grazie al lavoro delle mie amministrazioni, riconquistando credibilità, prestigio e il rispetto che merita, si infrangerà.
Sul resto risponderò in seguito, spiegherò il finanziamento dell’acquedotto, quello della rotonda, quello della chiesa di San Filippo (tutti simili) e tante altre cose che sono state “tutto fumo e niente arrosto”.
L’Assessore Palmeri, come gli altri (Presidente del Consiglio e Consiglieri) è sempre stato trattato con il massimo rispetto, con riconoscimento e grande considerazione. Se qualcuno pensava che io facessi la marionetta (nutro rispetto per le donne, che ho sempre valorizzato e dato attuazione concreta alla parità di genere), con le fila tirate da qualche signorina, bisognava capire da subito che questo sarebbe stato molto complicato.
La verità è che soggetti esterni al quadro amministrativo, come avvenne nel 2003 con l’Amministrazione Di Nunzio, anche questa volta si sono rivelati fatali per il rispetto dell’accordo del 2011. Infatti, se avessi continuato a sopportare le reiterate aggressioni alla mia persona, al Segretario comunale, al Vicesindaco e agli altri due Assessori, non ci sarebbe stato alcun problema. Tutta la questione porta una data precisa: 13 dicembre 2013, ossìa, il giorno che, dopo l’ennesima lite, che da oltre due anni produceva continue fibrillazioni e scarsa operatività in un ufficio, ma anche con l’intento di potenziare un’altra Struttura, ho dovuto trasferire una dipendente che si considerava intoccabile.
Era ed è mio dovere – per il rispetto che meritano gli elettori, i quali non hanno votato un fantoccio, ma una persona che deve fare il Sindaco – esigere che ognuno stia al proprio posto, compresi i dipendenti, senza invadere mai i ruoli e le competenze di altri.
Ho dedicato con passione e impegno infinito, senza alcun pentimento, una parte importante della vita al mio paese. Sono grato per i riconoscimenti ricevuti, per i risultati invidiabili e incontrovertibili raggiunti, per l’affetto che ogni giorno mi manifesta la gente. Ho sempre operato nell’interesse esclusivo dei cittadini e del Comune. Intendo continuare a farlo fino a quando ce la farò. L’obiettivo, come faccio nella vita privata, è quello di onorare gli impegni fino in fondo, senza tradimenti, né trasformismi.
Sant’Angelo di Brolo, 16 luglio 2014
Il Sindaco
Basilio Caruso