Per chiarezza.
Il sindaco di Brolo replica all’opposizione consiliare. Il dissesto, questo è chiaro ed evidente a tutti, non sarà mai colpa di quest’amministrazione, piuttosto il consigliere Cono Condipodero ricordi la “sua storia” di consigliere di maggioranza che votò un documento oggi definito quantomeno “leggero”.
Non ci sta il sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, a subire gli attacchi dell’opposizione, che “non si reggono sui fatti, sono solo demagogia, pescano nel bisogno, sollevano polveroni buoni solo a coprire colpe che non sono di questa amministrazione”.
E precisa. “Non è tempo di polemiche, non è tempo di rivangare errori e fatti di un recente passato, ma non si può tollerare che venga mistificata la realtà di atti e procedure, di votazioni in aula e approvazioni di bilanci consuntivi che oggi, come fantasmi “ritornano” a presentare il conto. Non si può riscrivere la storia amministrativa di un paese che attende ancora che magistratura, contabile, amministrativa, giudiziaria, faccia il suo corso, con le indagini in piedi e aperte,”.
Io, nella qualità di sindaco di questo paese l’ho detto chiaramente, e lo sto dimostrando nei fatti, ho svestito, nel momento stesso che il paese mi ha accordato democraticamente la sua fiducia, i panni di consigliere dell’opposizione, diventando il sindaco di tutti, di un paese che vuole andare avanti, ma non posso certamente dimenticare le battaglie di legalità e trasparenza, fatte proprio intorno agli atti contabili del comune.
Che ora come allora non sono chiari, non sono inequivocabili.
Lo ribadisco ora come allora, e l’ho fatto anche davanti alla corte dei conti, il bisogno di chiarezza, di aver certezza di numeri e dati contabili, che ancora non ho, e che mi vengono negati, celati, nascosti ..
Ho in mano numeri contrastanti. Per questo Voglio e pretendo chiarezza.
Questo è reale, questo è vero, questi sono i fatti che l’opposizione ben conosce.. anzi forse l’opposizione potrebbe saperne più di questa stessa maggioranza, visto che proprio l’attuale capogruppo, il consigliere Cono Condipodero, quando sedeva sui banchi della maggioranza ha votato quegli atti, ha difeso strenuamente quei conti.
Il paese potrà arrivare anche al dissesto.
Ma non è questa maggioranza o questa giunta a deciderlo, né a volerlo.
Se ci si arriverà sarà perché è stato buttato nel baratro,.
Perché i conti non tornano.
Perché chi doveva amministrare, agendo a tutela del paese, al tempo non l’ha fatto.
Noi sappiamo che sarà dura amministrare un paese in dissesto, ma se dovesse accadere, lo faremo, responsabilmente.
Si può fare, magari con poco, ma con trasparenza, legalità e onestà .
Stia serena l’opposizione, quest’amministrazione non cerca vendette, non è nel nostro stile, né nel nostro Dna, né crede alle favole del decreto legge 35 che era, anzi è un altro mutuo, un ulteriore indebitamento che i nostri cittadini non possono, né debbono pagare. Così come non devono, come purtroppo è avvenuto, pagare le tasse per opere pubbliche mai realizzate.
Questa è una certezza, come devono stare tranquilli creditori e articolisti. L’amministrazione cercherà in tutti i modi di tutelare i loro legittimi interessi… convinti che ci siano ancora margini per poterlo fare, per poter agire.. nell’interesse esclusivo della collettività e del bene comune.