Non si arresta la determinazione dei sostenitori della moneta complementare. In presidio permanente addossati alla porta di Palazzo dei Normanni
Sotto la pioggia, senza cibo né acqua, davanti la porta dell’Ars, coperti dagli ombrelli, soli ma imperterriti. Nessun giornalista si è fisicamente presentato per raccogliere le loro testimonianze. Dalle 6 del mattino in presidio permanente e ci resteranno, che se ne parli o no. Adesso, che il progetto d’iniziativa popolare per l’introduzione della moneta complementare Grano è stato depositato superando le 10.000 firme richieste, i promotori non mollano e vogliono tenere alta la tensione. “Resteremo qui in sciopero della fame finchè non lo esamineranno – dice l’ideatore Giuseppe Pizzino – poiché questo progetto vuol dire benessere per i siciliani, è una bella soluzione, perchè non c’è altro”. L’imprenditore indignato ci ricorda che oggi pomeriggio alle 16, all’Ars i deputati discuteranno sull’aumento delle addizionali Irpef, sull’ipotesi di bloccarle per 30 anni.
“ Avremo l’addizionale regionale bloccata a 70 euro- continua – da un lato il governo nazionale promette 80 euro e dall’altro quello regionale toglie, è tutta una presa in giro”. In merito alla loro proposta, i segnali sono tutt’altro che positivi. Da quello che hanno potuto apprendere i promotori in presidio davanti il palazzo, i deputati non sembrano proprensi a discutere la proposta.
“ Sembra non ci sia nessuna voglia di prendere in esame la proposta di legge, non ci rimane che stare qui aspettando che capiscano ma abbiamo così tante volte, impiegando più di tre ore, a spiegare dal punto di vista economico la validità della nostra idea, ma loro continuano a sostenere che sia irrealizabile” dice Pizzino. Loro staranno lì in sciopero finchè i deputati non si decideranno ad esaminare il disegno depositato, non senza disponibilità al dialogo. “ Non siamo presuntuosi, qualora ci siano cose da aggiustare se ne discuta in aula, noi riteniamo che non occorra che sia sostenibile ma non siamo arroganti da dire che sia perfetto” continua l’ideatore. Ciò che vogliono in questo momento è tenere viva l’attenzione, per non abbandonare all’oblio il disegno dei siciliani.
“ Non lasceremo intentata nessuna attività o iniziativa per attenzionare questa nostra proposta – conclude Pizzino – se ci verranno in mente altre alternative le terremo in considerazione, faremo di tutto”.
Lorenza Strano