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Riceviamo & Pubblichiamo *
EPPUR SI MUOVE …
Il nostro Centro Storico continua inesorabilmente e drammaticamente a franare. Volutamente non ho proferito parola in questi mesi per evitare puerili strumentalizzazioni. Ma adesso, spinto anche da numerosi e sempre più preoccupati concittadini, ritengo doveroso fare il punto della situazione.
In questi anni ho convocato diversi consigli comunali per dibattere l’emergenza frane su tutto il nostro territorio, l’ultimo il 18 febbraio scorso.
L’organo consiliare si è sempre espresso in modo deciso e con la volontà unanime d’intraprendere qualunque iniziativa utile per cercare d’arginare il movimento franoso in atto nel centro storico e quello nelle contrade ( Malò, Maina, ecc.) con la massima celerità e con assoluta priorità su tutto il resto. Durante queste sedute si sono costantemente chiesti interventi urgenti a tutte le istituzioni preposte e si sono impegnati Sindaco e giunta comunale a fare tutto quanto possibile per scongiurare il peggio. Volendo focalizzare la mia attenzione solo sul centro storico, dispiace dover prendere atto che, ad oggi, salvo chiacchiere (famoso il: “ritornerò la fascia!” del primo cittadino), non è stato fatto nulla o quasi. Agli atti dell’Ente non esiste uno studio serio del problema e conseguentemente un progetto idoneo per poter intervenire.
Il progetto definitivo, così come riferito nel consiglio comunale del 18 febbraio da alcuni amministratori, “dovrebbe” essere realizzato dalla protezione civile. Credo che tutta la cittadinanza abbia il sacrosanto diritto di sapere cosa è stato fatto dal quel 18 febbraio sino ad oggi, considerato il gravissimo e quotidiano scivolamento del centro storico verso valle.
Tuttavia è possibile fare qualche altra considerazione.
Ma dal giugno 2010 al febbraio 2014, ovvero quasi 4 anni, cosa è stato fatto di concreto?
La risposta mi pare sia sotto gli occhi di tutti. L’Ente non è riuscito a dotarsi di una progettazione idonea per poter intervenire sul versante né ad ottenere finanziamenti.
Eppure in 4 anni, senza andare lontano o fare sforzi di pensiero, comuni vicini ( vedasi la contrada Sfaranda nel Comune di Castell’Umberto) hanno predisposto ogni tassello affinché oggi potessero parlare di lavori quasi ultimatirelativamente ai consolidamenti dei loro territori; e, dettaglio non da poco, le “loro” frane si sono verificate nel medesimo drammatico periodo che ha preso di mira il nostro territorio. Ribadisco: “lavori quasi ultimati, non iniziati”! Chiunque può fare tale constatazione senza lasciarsi sviare da qualsiasi argomentazione possa essere
utilizzata per declinare le proprie responsabilità.
In verità ed a volerla dire tutta, l’amministrazione attiva ha sottovalutato il problema affidandosi semplicemente alla buona sorte.
Mi sconsola parecchio pensare che l’unico intervento che si sia riuscito a realizzare possa sintetizzarsi nella colata d’asfalto della scorsa estate, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Si annunciano nei prossimi mesi interventi per 2 milioni e mezzo di euro messi a disposizione da altri Enti. Che dire? Tale somma ovviamente non copre neanche un quarto dell’intervento che bisognerà realizzare. Speriamo, tuttavia, che l’impegno venga mantenuto. Ad oggi non c’è alcun decreto di finanziamento a favore del nostro Ente. In sintesi non si è mossa una foglia…ma il centro storico, purtroppo, si.
Naso, 7 aprile 2014
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Ivan BEVACQUA